VERO MOTOCICLISTA

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  1. albatro10606

    albatro10606

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    per quel che mi riguarda, rientri nella categoria... :)
     
    Ultima modifica: 9 Maggio 2009
  2. Lorenzo

    Lorenzo

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    Sono d'accordo! :lol: :lol:
     
    Ultima modifica: 9 Maggio 2009
  3. vf500f2

    vf500f2

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    ;) ciaooooo a tutti,grazie albatro e ipu04 :D siete grandi... :birra: :metal: :clap:
     
    Ultima modifica: 9 Maggio 2009
  4. maverickr850r

    maverickr850r

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    Cercare di caratterizzare il VM è come cercare di sapere il sesso degli angeli.
    Accontentiamoci di trovare il buono che c'è in ognuno della nostra categoria.
    Gli sputeristi ci sono ... lasciamoli campare. :D

    Mav

    P.s. - Smanettore ordinario!!! Fila?
    ;)
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2009
  5. _fox_

    _fox_

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    ci mancherebbe!! lasciamoli campare..

    ma lo sono sputeristi!! non motocislisti!! :D :D

    scherzo!! l'importante è sentirsi motociclisti dentro!!
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2009
  6. bebo1986

    bebo1986

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    Verissimo, io abito in collina e in inverno capita piuttosto spesso che nevichi...se non se ne ferma mezzo metro, il giorno dopo sono gia in sella alla mia lei con 4 cilindri cosi, con a bordo strada la neve!
    E' una sensazione incredibile entrare in garage girare la chiavetta e partire...chi non è VM non può capirlo ed è per questo che non lo è.
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2009
  7. marilyn50

    marilyn50

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    Per me il motociclista è la persona che ha una moto e va dove il cuore lo porta. Ne vento ne pioggia lo può fermare. Che assapora la strada, ma anche quello che lo circonda. Le senzazioni che da ogni giorno. Sentire l'odore dell'aria, dei fiori. Il vero motociclista sa vivere la strada.
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2009
  8. albatro10606

    albatro10606

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    ..già, già.... talebano compulsivo. Non era ancora apparso nel topic. Tanta pioggia e asfalto umido anche a te.... :)
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2009
  9. drew0303

    drew0303

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    Quando la mia moto è dal meccanico per seri motivi (tipo oggi... :cry:...) sono in ansia e preoccupato.
    E' normale per un VM, secondo voi?
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009
  10. marilyn50

    marilyn50

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    Tutto normale. Ma se la mia vicina di casa mi prende per scema, quando sono sdraiata sul mio cbr, e lo bacio.
    Tutti mi dicono se invece di lavare la moto, la lecco.
    Spero che dal meccanico vada solo per i tagliandi, altrimenti morirei.
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009
  11. drew0303

    drew0303

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    :) :) :)

    ...Ci siamo capiti ;).
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009
  12. moma0606_1602869046

    moma0606_1602869046

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    ....però sa di "modellino"!!

    il Vero motociclista è chi "ascolta" la strada, la cura, la rispetta, la ama.
    E magari tra una bestemmia e l'altra, fa altrettanto con gli altri frequentatori stradali.
    Già perchè il vero motociclista, si accorge che ci sono altri frequentatri stradali!

    il Vero motociclista, lo è a piedi, in auto, in monopattino, perchè ha miscelato strada e cuore.
    ...e resta tale anche quando la moto, la sa moto è altrove.

    Sul vecchio forum era apparso un link che non ricordo chi avesse pubblicato, di una lettera scritta da un padre che aveva perso il figlio motociclista, ma che lo ricordava, proprio per il suo cuore di motociclista.
    Personalmente penso che dentro quelle parole ci sia tutto il Vero Motociclista!

    saluti a tutti

    moma
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009
  13. fcalissi

    fcalissi

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    A grande richiesta

    Questi siamo…

    Eccomi qui... la mattina in ufficio.. di nuovo... da solo con i miei pensieri, la mia musica e il mio lavoro...
    Ieri son stato a cena da Amici... Motociclisti... in compagnia (ma queste è un'altra storia... una storia che lentamente si stà scrivendo da sola quindi lascio che quella piuma vaghi da sola libera di tracciare il suo delicato tratto fin dove ne avrà voglia...)

    Serata piacevole come tutte quelle che passo in compagnia di questo gruppetto che si è formato spontaneamente intorno a quel fantastico oggetto inanimato capace di catalizzare una passione così impalpabile in fiumi di emozioni..

    Verso fine cena il discorso è volato sulle nostre disavventure, i nostri piccoli, più o meno cruenti, incontri con quel nastro d'asfalto che tanto amiamo quando planiamo bassi e veloci e odiamo quando ci ricorda che esiste un limite... e che è stato passato giusto un istante fa...

    Son volate tante risate mentre c'era chi narrava di escursioni speleologiche, incursioni sotto a macchine, curve fantasiose e analisi accurate di carrozzerie più o meno resistenti agli impatti con il corpo umano... una specie di "diario della calma zen post-impatto del motociclista"... anche se in quei momenti nessuno si dimentica del dolore, della paura, della rabbia e dei mille pensieri che si riversano dentro in quel lasso di tempo infinitesimale che ci separa dall'impatto contro qualcosa che ci auguriamo più morbido di noi... ma non è quasi mai così... e fa male.. Cristo se fa male...

    La serata è proseguita con le visioni delle foto dei momenti passati, dell'estate scorsa, dei raduni più o meno vicini e la proiezione del filmato del raduno con tutto quello che ne è nato...

    Guardavo i suoi occhi... mentre lei guardava le cifre del tachimetro, gli angoli di piega cosi assurdi per chi non è avvezzo a vivere la vita ad inclinazioni variabili, le accellerazioni da mozzare il respiro... guardavo la sua paura celata nel poter perdere qualcuno a cui, piano piano, magari comincia a tenere a cuore...

    In questi giorni, inaspettatamente, Ella si è immersa in questa vita dominata da questa passione così inspiegabile ed incomprensibile per chi non ama bagnarsi di vento... ha conosciuto la gioia dell'essere un gruppo di persone così diverse ma così uguali... il dolore del ricordo di chi non piega più insieme a noi su questa terra... e la consapevolezza della presenza costante di una variabile che porta la vita a potersi spegnere da un momento all'altro...

    E' difficile comprendere...

    Per Lei è assurdo essere consapevoli di tanto pericolo e salire in sella ogni giorno sfidando la Nera Signora incuranti dei suoi sguardi... sperando che la sua pazienza non sia ancora finita e che ci lasci giocare ancora un pò con i nostri draghi di fuoco e metallo...

    Assurdo... si lo è... per Lei lo è eccome e la posso capire... ma vi è un errore di fondo...

    Qui nessuno sfida quel nero mantello, nessuno balla sulla lama di quell'impietosa falce... anzi... la nostra consapevolezza ci porta solo ad essere preparati e consapevoli più di altri che questa vita, prima o poi, finirà... tutti ci auguriamo che sia in vecchiaia mentre guardiamo i nostri nipotini crescere e sbucciarsi le ginocchia con le minimoto... ma non è detto.. non è scritto...

    Penso a noi mentre ci vestiamo per andare a lavorare, al bar, a prendere un gelato al lago o semplicemente a comprare il giornale dietro casa... penso a noi mentre indossiamo gusci semirigidi in plastica e leghe varie sulla schiena, mentre indossiamo giacche tecniche con protezioni omologate cee e testate dai piloti, mentre ci facciamo scivolare addosso quella pesante pelle o multistrato in cordura che ormai odora di traffico e smog, mentre ci caliamo sul capo caschi in fibre varie testati per resistere ad impatti inimmaginabili e calziamo guanti che anni fa non avrebbero sfigurato in un torneo medievale... eppur nemmeno così bardati ci sentiamo al sicuro... nemmeno così vestiti ci sentiamo invincibili...

    Poi penso al classico automobilista che esce di casa, sale in macchina e, senza nemmeno degnarsi di guardare la cintura di sicurezza, s'immette in quella bolgia infernale che non sfigurerebbe paragonato ad un girone dantesco ch'è il traffico d'oggi confidando nella lamiera che lo circonda, quasi fosse uno scudo impenetrabile... senza pensare nemmeno lontanamente che basta un impatto a 40km/h e la sua stupida e orgogliosa testolina passerebbe attraverso il parabbrezza seguita dal resto del corpo... direttamente in braccio a quella sinuosa figura nera ed incappucciata...

    Ora chi è DAVVERO l'incoscente allora?

    Quando è l'ora è l'ora... c'è poco da fare lì... lo vediamo intorno a noi... a volte vicino.. a volte lontano... ma è così... ma chi tra i due sfida davvero lo scintillio di quella falce?
    Si dice che ogni volta che saliamo in sella ad i nostri destrieri insieme a noi salgano pure angeli e diavoli... è vero...

    Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre... ad urlare... diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti... che ti spingono a piegare quel tanto che basta da far diventare bianche le mani e diventare tutt'uno con la nostra passione... la nostra vita... tanto da pensare di averlo sfiorato quel limite... di aver scosso quel mantello con il nostro passaggio radente... e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi... dei nostri affetti... delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostra ossa rotte... angeli che ti accarezzano quel polso che torna a colorarsi e lascia andare la manetta quel tanto che basta per godere senza infastidire quel mantello che fino ad un secondo fa avremmo strappato urlando per lo spostamento d'aria per vedere s'è veramente così bella e sinuosa questa mitologia creatura perennemente celata dall'ombra della paura...

    Pazzi? A volte forse... ma gli anni.. i kilometri e quelle risate che non sentiremo più ci fanno crescere più di quasiasi schiaffo o cinghiata presa in gioventù... eppure "gli altri" non ci capiscono... esser Motociclisti è pericoloso... si muore... ma chi ve lo fa fare?

    Poi ci trovate i WeekEnd in quache strada di campagna sperduta tra i monti... seduti su un muretto con la sigaretta che si consuma lenta all'angolo delle labbra... con lo sguardo perso all'orizzonte e una mano che inconsciamente segue le sinuose linee del serbatoio o dell'affilato cupolino... colorati come farfalle... bardati come antichi cavalieri... da soli o in sfavillanti sfilate di scintille e riflessi... con il saluto sempre pronto anche se chi incroci non l'hai mai visto e mai più lo rivedrai...

    Poi ci vedete seduti intorno ad un tavolo di trattoria o stesi su un prato vicino ad un lago.. con le nostre belle in vista.. rigorosamente in vista... che facciamo baldoria e ridiamo e mangiamo e beviamo tra noi come se fossimo nati tutti lo stresso giorno, dallo stesso grembo... tutti delle medesima classe socialie, estrazione e famiglia... ma come potreste credere che magari ci si è semplicemente trovati sulla stessa strada senza essersi mai visti o parlati prima? Ci crederebbero? Mai...

    ...ma in moto si muore... è vero... capita... ma quanta Vita è capace di regalarci questa passione?

    Il papà di uno di noi che ora non c'è più ci ha definiti così:

    "...Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran "capoccione" me li ha voluti far conoscere uno ad uno,questi ragazzi e ragazze meravigliose da abbracciare e baciare come figli propri,immersi in quelle loro tute di pelle, con i loro tatuaggi, con i loro caschi da i colori sgargianti, tutti veri DURI! Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo,ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino in fondo alla loro anima per vedere com'è candida,occhi che solo la gioventù più sana può avere. Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita,delle scorribande,dei week end a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o di una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare così duro...."
    ...si, è vero.. in moto si muore, capita... può capitare ad ognuno di noi... ci si fa male... tanto male... ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorore da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?

    Parlate con ognuno di noi... fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva... e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare come quello di un bimbo che scopre la vita per la prima volta... nelle risate... nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte...

    Parlate con ognuno di noi... e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione... e preparatevi a sentire l'urlo del silenzio... e a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista... di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra...

    Già.. in moto si muore... ma ora credete di poterci capire? Io non credo... non ancora...

    Chiedete allora di portarvi ad un raduno, ad una scampagnata... bagnatevi di pioggia scrosciante che vi penetra fino alla biancheria intima.. che vi entra nelle ossa... lasciate che il freddo vi punga fino a farvi lacrimare... lasciate che il sole tenti di liquefarvi mentre indossate l’immancabile giacca tecnica... o semplicemente provate a chiedergli di fermarsi così, senza nessun motivo apparente per strada accostandosi al ciglio per stupirvi di quanti (automobilisti) non vi degneranno di uno sguardo e quanti (motociclisti) si fermeranno per offrirvi aiuto, compagnia, un semplice passaggio al più vicino distributore anche se esso si trovi a svariati km o un posto nel proprio box per la moto e un pasto caldo per voi mentre aspettate i soccorsi...

    ..fatelo e allora, solo allora arriverete a sfiorare l'essenza di essere Motociclista...

    In moto si muore, è vero... ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso... e se ancora non lo avete capito beh.. lasciate perdere, non lo capirete mai... ma se un domani mentre andrete a mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta dovesse sopraggiungere uno di Noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo rinunciate a capire anche lui... lui che nella sua incoscenza vede in Noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere... e se vedere il Motociclista ricambiare il saluto... beh... non c'è nulla di strano sapete? Tra Angeli in terra ci si saluta sempre... ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda...

    Motociclisti... strana, meravigliosa gente...
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009
  14. moma0606_1602869046

    moma0606_1602869046

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    GRAZIE.

    moma
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009
  15. _fox_

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    in piedi e applausi con lacrime agli occhi!!! :hail:

    è grazie a quelli come voi (noi) che sono sempre più orgolgioso di essere motociclista!!

    grazie fcalissi!
    grazie ragazzi!
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2009