no. sei rincoglionito! d'altra parte... l' età che avanza, gli acciacchi.

secondo me mi dovresti vendere il 916.

 

Eh già, hai proprio ragione. E' un'autentica figata vedere le facce di di quei "poveretti" che spendono 150-200.000 Euro e vengono bastonati da Gsx-r o R6 di turno di 2a mano.
Come recita la pubblicità del Magnum Algida: momento di puro godimento.

MATTEO

 

La massima estasi la raggiungo quando percorro strade piuttosto larghe con curve angolate ma con una lunga percorrenza e lascio il solco della traiettoria perfetta, pulita senza sbavature, con quel ritmo costante e veloce ma senza essere impiccato.
Se a questo si aggiunge poi che sono a cavallo della mia R6 (quella con lo scarico basso per capirci) allora il quadretto diventa idilliaco.
L'ultima volta che mi e' successa una situazione del genere, in successione mi sono messo:
- a ridere come un pazzo;
- ad urlare sotto il casco per la gioia;
- a cantare Seek & destroy dei Metallica, in quanto metallaro.
Si lo so, non sono normale ma purtroppo la moto provoca più dipendenza della droga.
Una Moto per la vita... una vita per la moto. Matteo

 

ma perchè in inglese?

facciamo così, data la mia seppur minima esperienza di interpretariaro farò riferimento alla tematica di Mr Stinger come al Fattore G, o meglio Punto G

come si stuzzica il punto G del motociclista che è in me?

raggiungendo una bella vetta
guidando fluido e preciso che ti senti duro come terminator e venerabile come Re Artù
chiudendo la gomma nuova a destra (tallone d'achille)
portando gli amici lungo i percorsi che mi hanno fatto sognare e vedere che anche loro si divertono
sentendo i gridolini deliziati di mia moglie che si esalta per le pieghe più belle
guardando dal tavolo del ristorante il mio Salvo e pensando che dopo pranzo si ricomincia
scendendo di sella dopo 400km di girettino e facendo scrocchiare tutte le vertebre mentre le chiappe riacquistano sensibilità

"...and I think to myself: what a wonderful world..."

Tato

 

the grin factor.... sempre, anche quando si va in ufficio sotto un diluvio e si ascolta il rumore dei goccioloni sulla visiera del casco. sempre, anche quando il caldo sole sel sud ti fonde il cervello nel casco ed il paraschiena ti indirizza il rivolo di sudore giusto tra le chiappe, figurarsi in prmavera quando i prati fioriti ti fanno da quinta o il rossore delle foglie in autunno ti stringe il cuore; sempre, basta dare vita al motore del mio guzzi e.... il resto è solo grin

 

fare il valico di bocca trabaria quando piove,uscendo volutamente da casa che sta gia piovendo....san sepolcro...arrivare poi a via maggio...il posto dove di solito ci sono 150 moto è deserto....il bar è tenuto vivo dai propietari e da pochi altri...birra piccola e panino perpiacere.... e sedersi all'esterno sotto un pergolato mentre piove ancora..... oh YEEEs

altrimenti cè la versione asciutta che contempla l'appennino verso le 13.30...d'estate quando con quei caldoni ti arriva quell'odore di bosco.....

la versione racing chiaramente una bella curva a sx,in pista,con ginocchio perpetuamente strisciante..... salut!

 

Tu sei un fottuto poeta!

 

Lo credo anch'io!!

Il mio GRIN ? una strada da "guidare" scorrendo veloce, una compagnia di amici motocliclisti per una giornata indimenticabile in moto, un passo da "scalare" da soli, al proprio ritmo...tutto questo è il mio GRIN, passione pura.

LAmpsss

 

E' vero, si dovrebbe aggiungere una supergnocca appollaita sulla moto di cui sopra per essere competivi! ;-)

Il mio fattore g?
Quando entro nel garage e la vedo sul cavalletto (magari anche fresca di lavaggio) e mi sembra la moto più bella del mondo, ed è MIA, porca pupazza!
Quando la accendo e per qualche istante mi concedo di restare ad ascoltare il borbottio e le vibrazioni del motore.
Quando trovo la strada della mia stessa lunghezza d'onda, e allora guidare mi diventa una danza: il cambio non si tocca, alla frenata ci pensa il motore e giù di pieghe a destra e a manca.
Quando ho le gomme alla frutta, e allora ad ogni rotonda faccio partire il posteriore manco avessi un supermotard sotto al culo.
Quando la carico come un mulo con la roba da campeggio e mi lascio casa alle spalle e penso "cazzo, finalmente si parte!".
Quando arrivato a destinazione e tolta la zavorra di cui sopra, vado a farmi un giretto scarico e mi sembra di guidare una motogp.

 

Il mio ghigno parte alla prima apetura di gas del mio hypermotard che sculetta e cerca di impennare anche se non glielo dico,alla prima pinzatina lieve che ti fa indolenzire le braccia,alla prima sfregata dello stivale sull asfalto,alle curve che si inseguono sul rombo del motore,quando abbasso la visiera scura,quando la guardo in garage in attesa della partenza o della pulizia,quando monto i bagagli al supertenere e con la donna mi immergo in paesaggi verdi o azzurri,quando sento la dolcezza del motore,quando sento la veemenza del motore,quando sono in moto,quando capisco di essere ancora vivo.

 

Premesso che tutte le volte che si usa la moto è un bellissimo momento che ti isola per un attimo dal mondo esterno facendoti dimenticare per quanto possibile i problemi, io nel mio piccolo ( 70 cv.bicilindrico ) adoro sentire ad ogni apertura del gas la moto" cattivina" che scatta in avanti ed ogni tanto quando in prima si incanta il gas tutto aperto e la ruota anteriore si alza ringiovanisco di un anno; mi ricordo in modo particolare anche uno dei miei primi giri da solo, quando al famoso "4 passi" dal Pordoi arrivato al Sella mi sono seduto al tavolo con un panino e una birra guardando il panorama ho avuto i brividi lungo la schiena e ho detto: CAZZO che meraviglia!!... e scusatemi per la parola meraviglia.

 

oh, non te la prendere, capisco il divertimento, però sapere di essere insuperabile mi sembra eccessivo (anche bud spencer lo diceva, nella vita incontri sempre uno piu forte di te )

sapere di essere immortale poi non so neanche come commentarlo

se non ci fosse quello che qui chiamiamo grin factor di moto in giro ce ne sarebbero pochine e ok, però è giunto il momento di trovare il modo di coniugare il divertimento con la sicurezza e la responsabilità, se ci sentiamo immortali (cosa falsa in generale, figuriamo tarellando in moto) non c'è sicurezza attiva, passiva o altro che tengano

scusa non è personale, solo mi sembrava esemplificativo di un eccesso purtroppo diffuso