Insieme agli amici dell'ASAPS, abbiamo buttato giù il progettino di un'inchiesta a 4 mani sui motociclisti che amano il rischio stradale.
L'idea è incontrarli per fare due chiacchiere rilassate e capire come e perché si sono avvicinati a un certo tipo di motociclismo, quali sono le loro motivazioni, quale il rapporto con il rischio, con la strada e con gli altri.
Il taglio, perlomeno da parte mia, più che critico vuole essere quello di un'analisi fredda. Ho fatto parte di quella schiera a lungo, e ne sono venuto fuori più per un concorso di circostanze che per una reale convinzione che invece ho maturato successivamente.

Il piano prevede un giretto sui passi toscani domenica 3 agosto. Indicativamente dovremmo fare la Raticosa e non ricordo cos'altro. Siamo io e Lorenzo Borselli, dell'ASAPS. Cerchiamo gli smanettoni da vita persa, ma non disdegnamo la compagnia di amici che vorranno fare la strada con noi.
Non credo che andremo proprio piano piano piano. Anzi, c'è possibilità di qualche sgroppatina sciolta. Tanto poi ci si vede sui passi per ricompattarci.

Se volete venire, scrivete su whatsup (346.67.05.790), o fate un fischio o scrivete in email (r.matesic@guidasicuramoto.com).

 

solo una precisazione:

la Raticosa è tra Pianoro-BO e Barberino-FI
la partenza dov'è?

 

Perchè alla fine non andare ad intervistare quelli della Forestale di Arezzo sulla Calla e Croce ai Mori ?

Molto più utile alla comunità che andare a rompere le scatole ai Motociclisti di tutte le razze,tanto gli smanettoni non si fanno vedere,e se anche fosse le risposte non rispecchiano la realtà

 

Sull'itinerario saremo più chiari... verso fine settimana. Dovremmo partire proprio da Barberino credo, ma il toscano è il mio socio. Io metto il gancio e vado a rimorchio.

Perché non la Forestale?
Intanto perché l'inchiesta è dell'Asaps, che vuole scandagliare quel mondo lì. Io collaboro con loro, ma non conosco le dinamiche dell'Associazione e meno che mai posso esserne il portavoce. Quindi a oggi ti rispondo solo che l'interesse è quello di occuparsi di chi ama guidare forte la moto su strada. Per capire il fenomeno. E le persone con cui parlare le troveremo. Tranquillo

 

interessante

ma non riesco a capirne il senso

trovo che sia raro che uno "smanettone" consideri il proprio comportamento a rischio. di solito si sentono frasi del tipo "in sicurezza"... oppure "entro i miei limiti".

non ho mai sentito nessuno dire che con la propria guida rischia abitualmente la vita (propria quando non anche quella altrui).

è un concetto che proprio di chi va forte in moto... farlo entro una sfera di sufficienza che definisce un comportamento tutto sommato "normale".

 

Che boaiata, scusate!


P.S. per boiata intendo organizzare il giro, e se poi qualcuno si fa male nel tentativo di arrivare primo (o non ultimo del gruppo) al traguar .... ehm passo? Correità e complicità io ne starei alla larga.

 

Può darsi. Ma credo sia soggettiva questa cosa.
Io quando ero in quel giro lì ammettevo senza grossi problemi che non me ne fregava nulla. E frequentemente toccava fermarsi a raccogliere moto.
Era un rischio accettato in nome di...
Ecco, qui si apre un mondo. In nome di. Io so perché lo facevo. Posso spiegarlo -credo- in maniera esaustiva.
Però avevo 25 anni.
Oggi ne ho 50 e, anche se guido sempre come un cretino, in realtà sono molto più prudente di una volta. Non foss'altro perché guardo il tachimetro, e vedo che le velocità di percorrenza sulle stesse strade mi sono calate.
Oggi sono a uno stadio diverso. Non guido più a vita persa. Quando la curva è cieca chiudo il gas, quando ho un dubbio chiudo il gas sempre, e sto attento a non avere un differenziale di velocità troppo elevato con gli altri veicoli.
Le persone come me sono marginali in questa inchiesta. Noi siamo il post.
Io vorrei cercare quelli che vivono con l'obiettivo di stare davanti.

 

No no, fermi. C'è un equivoco.
Io ho solo chiarito che non andremo a 5 all'ora e che non saremo né ipocriti né punitivi.
Se ho lasciato passare il messaggio che cerco un gruppo per fare la guerra ho sbagliato i toni. Ed è un mio errore.
Quello che volevo chiarire è che a noi gli smanettoni veri interessa incontrarli. Non per fare la ramanzina. Non vogliamo essere rompicoglioni. Né vogliamo organizzare la gara a chi arriva prima al passo.
Faccio ammenda se ho lasciato trasparire questo

 

beh cerchi nel posto sbagliato. secondo bolognesi e romagnoli e marchigiani di quel genere lì, e quelli che conosco e sono ancora vivi han tutti smesso, i toscani son tutti diciamo 150 gradazioni di fermo.

 

Vabbè.
Vediamo cosa ne viene fuori.

 

invece secondo me la cosa è interessante!

pare chiaro che nessuno stia cercando un modo per giustificare chicchessia, o trovando un alibi per comportarsi da delinquente in strada. Eppure il fenomeno esiste, meno di una volta è certo, perchè le strade sono cambiate e le moto anche, oggi per usare davvero da criminale una moto con 200cv devi avere puzza non solo della vita ma anche del portafogli
Però è esperienza di tutti quelli che magari con la moto ci vanno a spasso un pò, che su ogni tratto di misto veloce, sulle curve più blasonate, trovi sempre il fenomeno che vuole fare l'emulo di Stoner (prima maniera...quello che non finiva un GP )
Non solo, ma per la stessa ragione di cui sopra, le moto di oggi ti permettono di fare cose prima impensabili: cv a badilate, elettronica che ti permette di usarli tanto, gomme quasi pronto pista....etc. e così i nostri somarelli sfrecciano vicino ai 200 km/h in strade di montagna.

Non giudico nessuno, almeno non qui, ma siccome vedo poi queste esperienza da una prospettiva differente, mi domando sempre: ma chi te lo fa fare?

Oh, sia chiaro, non sto parlando della gita tra amici in cui per qualche tratto si supra facilmente il limite del codice...sto parlando di chi scientificamente sfida il limite del buon senso.

faccè sapè...io verrei, ma ho paura che con la Guzzi quando vi passo sopra vi faccio male

nic

 

Ricca' scherzavo. Vedo se riesco a rimediarti un trentino... Però di quelli che non lo dicono che rischian la vita.

 

Oltre al rischio sarebbe interessante anche collegare le insidie stradali che il più delle volte contribuiscono a rendere ancora più pericolose le bravate.

 

La gita è aperta a tutti. Anche ai cosiddetti "paracarri" della route, che tanto paracarri non credo siano.
Ci mancherebbe altro. Vediamo se si riesce a fare strada assieme o se ci si trova da qualche parte.
Siamo ancora in fase organizzativa però. Quindi, chi è in qualche modo interessato segua questo thread o si faccia vivo in altro modo.

 

Bene, avevo capito male io, scusate :thumbup: