Motore elettrico contro motore a scoppio.

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  1. Lupo motociclista

    Lupo motociclista

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    Scrivo questa breve dissertazione sui motori elettrici per chiarire l'argomento.
    Il motore elettrico, per la trazione, e' eccezionale: ha coppia massima da fermo che progressivamente diminuisce, esattamente quello che viene richiesto da un mezzo, quindi si può eliminare il cambio, meno assorbimento di potenza, più semplicità.
    È strutturalmente più semplice e robusto di un motore a scoppio, non necessita di grossi impianti di raffreddamento perché scalda molto meno, le vibrazioni sono minime e la gestione della potenza erogata è più semplice e accurata.
    Costa meno, rende di più del suo omologo a scoppio.
    Perché allora non è di utilizzo universale?
    Per un unico, semplice, enorme problema che consiste nell'energia necessaria per farlo funzionare per il lavoro che deve compiere.
    il problema si chiama "conservazione dell'energia" ed esiste per qualsiasi motore che tramuti l'energia in lavoro utile.
    L'energia si misura in joule, in questo caso in milioni di joule e potete farvi un idea di quanta energia esiste in un determinato contenitore, sia benzina, che accumulatore, che materia, digitando https://it.wikipedia.org/wiki/Densità_energetica
    Il motore a scoppio tramuta l'energia del combustibile, sia benzina che gasolio et similia, in lavoro e la benzina ha racchiusa dentro di se circa 20- 25 volte l'energia di un accumulatore al litio, a parità di peso.
    Questo vuol dire che con un chilo di benzina, circa 1,4 litri, fai la strada che faresti con 25 chili di accumulatori.
    Proprio semplificando al massimo se vuoi avere le stesse prestazioni di una moto che ha 14 litri nel serbatoio devi avere 250 chili di batterie a bordo.
    Se riduci le batterie riduci o la autonomia oppure le prestazioni. Questo è un concetto difficile da digerire è che viene costantemente disatteso o sottovalutato, se non addirittura negato. Ma non si può eludere in nessun modo.
    Inoltre c'è il fattore costo mentre un chilo di benzina costa un paio di euro 25 chili di accumulatore ne costa centinaia.
    È pur vero che in parte recuperi dal fatto che ricaricando l'energia elettrica costa meno della benzina, ma credo che se le auto/moto elettriche divenissero la maggioranza metterebbero presto le stesse accise della benzina.
    Per questo motivo le moto elettriche in vendita attualmente hanno bassissime potenze, rispetto al motore a scoppio, scarsa autonomia e poca batteria, per contenere i costi.
    Fornire energia al motore elettrico sotto forma di corrente elettrica è il vero problema, la sfida attuale è il punto focale della ricerca odierna.
    Pile a combustibile, accumulatori, fili tesi sopra o sotto (leggi filobus) si sta studiando di tutto.
    Insomma esiste un compromesso tra prestazioni, autonomia, peso e costi. Vuoi un auto a motore elettrico tipo la Tesla che ha prestazioni eccezionali, e buona autonomia? Ci spendi un centinaio di migliaio di euro.
    Per le moto è ancora più difficile perché la leggerezza è uno dei fattori distintivi e non si può eliminare.
    Per questo fanno sorridere le varie proposte di moto elettriche vantate come migliori delle analoghe a motore a scoppio, si tratta di poco più di biciclette con tanto di pedali per poter tornare a casa.
    Non fraintendiamo, il futuro a parer mio appartiene all'elettrico, troppi i vantaggi rispetto a quell'anticaglia del motore a scoppio, in primis l'inquinamento che non ho citato prima, ma pensare di avere una alternativa valida ed economicamente proficua allo stato attuale delle cose cozza contro le regole fondamentali della fisica.
    Ci sono dei bellissimi scooter elettrici, piacevoli da guidare, di costo non proibitivo, Mastic ne sa qualcosa, sono un primo passo verso un futuro elettrico, ma sono tutt'altra cosa rispetto ad una Ducati monster.

    2017Dueruotegennaio1
     
    Ultima modifica: 18 Novembre 2016
  2. Mauro Fiorentini

    Mauro Fiorentini

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    Visto l'andazzo del topic di là, comincio io

    Marquez biscottaro

    e biscottaro pure chi mi cancella il messaggio :D




    PS in realtà è un argomento molto interessante, spero non cominci una guerra come di là, chè io leggo e mi istruisco.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  3. Simone916-996

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    Mi sto ancora documentando sull'argomento perciò non voglio esprimermi in merito, da quello che vedo e leggo in giro comunque salvo qualche scoperta a dir poco eccezionale , prima di vedere moto elettriche in giro ne passeranno ancora di anni, poiché oltre a tutti i svantaggi già elencati c'è anche quello ambientale. Produrre e smaltire batterie, inquina. Pertanto bisogna vedere se il gioco vale la candela, è inutile che non inquino più con il gas di scarico ma poi per smaltire una batteria inquino di più (magari all'italiana andando a fondo di qualche lago, fiume o mare...).
    Poi va beh da punto di vista puramente emozionale queste moto non mi dicono più di una lavatrice o un ferro da stiro, non mi piacciono e almeno nel mio caso non penso che entreranno mai nel mio garage. è giusto comunque che la tecnologia vada avanti per le future generazioni.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  4. Lupo motociclista

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    :uaua :uaua sei bastardo dentro. :D
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  5. Lupo motociclista

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    Simone quello che tu scrivi è vero, ci sono tanti problemi legati al motore elettrico, ma i vantaggi sono davvero tanti.
    Il problema dell'inquinamento alla fonte o alla fine esiste per qualsiasi materiale, dai pannelli fotovoltaici agli accumulatori di qualsiasi specie.
    Pensa ai diffusissimi accumulatori al piombo, smaltire tutto quel piombo che sarebbe davvero tossico se smaltito nell'ambiente, sembra un impresa, eppure oggigiorno ne viene smaltito e recuperato, se ben ricordo, più del 98%. Ah, la nazione leader in questo campo è l'Italia.
    Presumo che se gli accumulatori al,litio fossero così diffusi e generalizzati come quelli al piombo oggigiorno il litio, che peraltro è caro e di di difficile estrazione verrebbe egualmente recuperato.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  6. ACE71

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    Il problema non sono i motori, gli accumulatori e le esigenze di autonomia, il problema sono le infrastrutture.

    Le case non investono più in nuovi motori a scoppio, benzina e diesel hanno raggiunto una costante di sviluppo già da anni, sia in termini di architettura che di soluzioni tecniche, solo affinamenti, la ricerca e lo sviluppo è totalmente dedicata ai motori ibridi ed elettrici , sarebbe sufficiente un adeguamento delle infrastrutture, colonne di ricarica, postazioni di ricarica wireless, parcheggi con postazioni di ricarica ad energia rinnovabile, per assistere ad una rivoluzione nel campo della mobilità.

    Lentamente, sicuramente ad una velocità adeguata allo sviluppo e alla disponibilità attuale di proposte, qualcosa si sta muovendo, nel decreto sviluppo è previsto l obbligo di stazioni di ricarica per gli edifici di nuova costruzione.

    Anche il trasposto su gomma è pronto ad adeguarsi, Mercedes ha già pronta la linea Actross full hybrid ed elettrico, i prototipi erano già in versione definitiva nel 2012, Iveco anche, chi lavora a Nardo penso abbia visto girare le motrici nere sibilanti e Audi che ha maturato una grandissima esperienza in questo settore è pronto ad entrare in un mercato che non ha mai trattato.

    Ci sono poi dei fattori culturali che rallentano la diffusione dell'elettrico, l'auto così come la moto o lo scooter, utilizzati per la mobilità urbana, sono ancora considerati asset, quando sarebbe economicamente vantaggioso considerare altre forme di di acquisto e utilizzo, noleggi a lungo termine, bue back etc, la paura di una autonomia inadeguata, quando la percorrenza media giornaliera è molto inferiore ai 100km, scarsa percezione dei costi reali di un mezzo elettrico, l'energia accumulata negli accumulatori non da la percezione fisica dei lt di carburanti immessi in un serbatoio.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  7. angu1973

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    Un'altra cosa che gioca a sfavore dei motori elettrici è l'autonomia residua: mentre fino all'ultima goccia di carburante il termico continua a mantenere le sue identiche prestazioni, l'elettrico invece comincia a decadere ad una determinata percentuale di ricarica delle batterie.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  8. ACE71

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    È vero ma va contestualizzato il problema...

    Quanti km fai al giorno in auto o in moto, quanti km ti separano da casa al lavoro ma soprattutto quanto sta parcheggiato il tuo mezzo nell'attesa che tu lo riprenda?
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  9. angu1973

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    Diciamo che in ambito urbano l'autonomia sarebbe anche sufficiente però sulle lunghe distanze potrei avere qualche problema nello sfruttare la percentuale residua di energia. Laddove il percorso presentasse delle pendenze la scarica sarebbe accentuata
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  10. Geo

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    https://www.tesla.com/it_IT/model3?redirect=no

    "Model 3 combina autonomia, prestazioni, sicurezza e spazio in una berlina premium come solo Tesla sa fare. Model 3, la nostra auto più conveniente al momento, raggiunge un'autonomia di 345, con un prezzo di partenza di 35.000 USD, incentivi esclusi"

    Per stessa ammissione di Elon Musk e' in diretta competizione con la BMW Serie 3

    Vediamola allora.

    http://www.bmw.it/it/new-vehicles/serie-3/berlina/2015/panoramica.html

    Modello base, senza immatricolazione = €31900


     

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    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  11. ACE71

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    Infatti il problema dell'autonomia va contestualizzato alla reale destinazione d'uso del mezzo, personalmente ritengo che per la stragrande maggioranza di chi vive in città l'autonomia di un mezzo elettrico sia più che sufficiente, i 130-140km garantiti da una i3 coprono abbindantemente le esigenze di mobilità urbana.

    Si torna poi, senza polemica, sulle bici a pedalata assistita, quanti percorrono ogni giorno 50km per andare e 50km per tornare dal lavoro?

     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  12. ACE71

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    Scusa Lupo, senza ch ti incazzi o che mi attribuisca una vis polemica cne non mi appartiene, ma quali sarebbero le moto elettriche dotate di pedali, perché sinceramente non ne ho mai vista una.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  13. Geo

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    Ed il tempo di ricarica.

    Se per le prime si puo' fare qualcosa (e recentemente ci sono state chiare indicazioni politiche in tal senso in Germania e UK), per le seconde (a meno di un miracolo) c'e' poco da fare.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  14. Lupo motociclista

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    Giusto quello che scrive Angu, anche quello è un problema, che si aggiunge alla questione del decadimento degli accumulatori al litio, che progressivamente decadono, anche se non li usi. In ogni caso il tempo più le successive ricariche stabiliscono una durata che viene stimata in anni.
    Un serbatoio di benzina dura decenni e decenni.
    I problemi dell'accumulo di energia sono la base il resto è facilmente risolvibile e non comporta grosse ricerche, bensì investimenti e decisioni politiche.
    Mi pare che lo Stato ricavi dalle accise petrolifere decine di miliardi all'anno, il mio personale correttore di bozze verificherà se errato, dubito ci rinuncerà se il parco circolante diverrà in gran parte elettrico, come controllare se qualcuno non si ricarica l'auto elettrica in garage eludendo le accise?
    Una chicca, il prossimo accusatore chimico sarà al fluoruro di litio.
    Lo so, lo sento, l'ho già inventato sulla carta.
    Naturalmente ha delle impossibilità costruttive, ma magari un giorno.... :D
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016
  15. Lupo motociclista

    Lupo motociclista

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    Hai poca memoria, e ' quella che hai citato tu da 2kw , dotata, appunto, di pedali.
    Sulla vis polemica stenderei un pietoso velo.
     
    Ultima modifica: 23 Ottobre 2016